Ivan E. Zeceña

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Dio E' Davvero Con Me?

Benvenuti al mio primo post!

Una delle ragioni per cui ho deciso di creare questo blog è stata quella di condividere con voi esperienze personali e lezioni di vita che ho appreso dal mio camminare con Gesù; esperienze che mi hanno coinvolto e consentito di crescere in momenti della vita buoni e meno buoni. Spero che il numero di questi post possa crescere, migliorandone la grammatica e la profondità, e spero così di conoscere meglio Dio.

Come ho già detto, ci sono momenti della nostra vita in cui sembra che tutto sia perfetto: il sole illumina tutto quello che ci circonda e sembra che niente possa abbatterci. Ma improvvisamente il nostro mondo comincia a crollare; le nuvole e la pioggia arrivano e le nostre giornate diventano cupe e tristi. Ed è in momenti come questi che ci chiediamo: “Dio è davvero con me? Perché non posso sentire più la sua voce?”

La risposta alla prima domanda è un forte “Sì!”. Non solo Lui è con noi, ma cammina davanti a noi. In Giovanni 10:1-15 Gesù ci insegna che il Buon Pastore conosce e da' la vita per le sue pecore. Guardiamo i seguenti versetti 2-5:

Penso che è interessante vedere come la profonda relazione tra Gesù e noi, le sue pecore, vada avanti. Prima di tutto, Lui viene, ci chiama per nome, e poi noi sentiamo la sua voce. Possiamo vedere anche che è lui che ci fa uscire fuori e cammina davanti a noi. Finalmente riconosciamo la sua voce e non seguiamo la voce di uno straniero.

Vediamo il contesto di questa relazione pastore-pecora com’era ai tempi di Gesù. In Israele i pastori viaggiavano per giorni con le loro pecore, muovendosi da una città all’altra. Di sera portavano le pecore all’ovile comunale, dove tutte le pecore venivano messe insieme. All’alba i pastori tornavano all’ovile per riprendersi le pecore.

La bellezza si vedeva nel momento in cui il pastore chiamava le sue pecore una ad una. Naturalmente possiamo solo immaginare quale sia il nome delle pecore. Ma se il pastore chiamava “Peppino!”, Peppino usciva fuori; se chiamava “Martina!”, Martina usciva fuori. Se un altro pastore chiamava Peppino e Martina, loro non sarebbero corsi da lui, perché sapevano che quella non era la voce del loro pastore.

Quindi la domanda è: conosciamo davvero la voce del nostro pastore? Gesù ci conosce i nostri nomi e ci chiama verso di lui. Ci chiama per seguirlo e per permettergli di guidarci. Non possiamo evitare i problemi quotidiani, ma possiamo riconoscere la sua voce in mezzo alle distrazioni e alle voci intorno a noi? Se abbiamo una relazione con Lui e cerchiamo di conoscerlo tramite la sua parola, sarà più facile per noi riconoscere la sua voce.

Quello che Gesù vuole da noi è che diventiamo come i due discepoli menzionati in Luca 24:13-35. Questi uomini erano sulla strada per Emmaus quando Gesù apparve e gli disse quello che le Scritture dicevano su di Lui:

Quando Gesù ci parla le sue parole accendo un fuoco dentro i nostri cuori e sappiamo senza dubbio che lui è con noi. Non ci sentiremo mai da soli perché il Buon Pastore è con noi e ci guida attraverso in tempi buoni ed ancora più buoni.

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